Il declino indifferente
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- Scritto da Enzo Pellegrin
20 febbraio 2024
Qualche tempo fa, dalle pagine del Domani, Gianluca Passarelli compiva un’impietosa fotografia della spettrale pace sociale che avvinghiava l’Italia.
I dati economici erano e sono da horror-movie, anche per le categorie sociali che sinora hanno avallato di tutto, sposando l’individualismo e l’ideologia liberale in nome del mito dell’opportunità, gioco che sinora pochissime volte ha valso la candela.
Il dato sistemico più impressionante è il crollo della produzione industriale, dato che più rappresenta lo stato dell’economia e della produzione reale, al netto della speculazione finanziaria e dei profitti speculativi dei rentiers. Ad aprile 2023 il dato precipitava al - 7,2 %. Un crollo peggiore lo si era registrato solo nel luglio 2020, in piena pandemia. Del resto, ad ottobre 2023, si registrava il nono mese consecutivo di calo della produzione industriale italiana.
L'economia cinese sta ancora crescendo molto di più di quella statunitense - contrariamente alle "fake news" dei media occidentali
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- Scritto da John Ross *
27 febbraio 2024
Sono stati pubblicati i dati sul PIL di Cina, Stati Uniti e degli altri Paesi del G7 per l'anno 2023. Ciò rende possibile una valutazione accurata delle prestazioni della Cina, degli Stati Uniti e delle principali economie, sia in termini di obiettivi interni che di confronti internazionali. L'importanza di questo documento è dovuta a due ragioni fondamentali.
In primo luogo per le ragioni interne della Cina: ottenere una stima equilibrata della situazione economica socialista della Cina e quindi dei compiti che deve affrontare.
In secondo luogo, perché gli Stati Uniti hanno lanciato una straordinaria campagna di propaganda, che comprende numerose falsificazioni dei fatti, per cercare di nascondere i reali fatti economici internazionali.
Memoria Eterna per AARON BUSHNELL (1998-2024, Martire)
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- Scritto da Martina Stefanoni
Domenica nel primo pomeriggio, davanti all’ambasciata israeliana di Washington, un uomo si è dato fuoco. “Posso aiutarla?” ha chiesto qualcuno mentre l’uomo si versava sulla divisa dell’aeronautica militare del liquido infiammabile e poi con l’accendino appiccava le fiamme. “C’è un incendio” ha gridato subito dopo qualcun altro. Un pompiere si è precipitato con un estintore sul corpo dell’uomo, mentre un’agente della polizia puntava assurdamente la pistola verso l’uomo a terra coperto dalle fiamme. “Non ho bisogno di armi, ma di un estintore” gli ha gridato il pompiere. L’uomo in fiamme è stato portato in ospedale, e diverse ore dopo, è morto. Era Aaron Bushnell, aveva 25 anni, era un militare dell’aeronautica militare di stanza a San Antonio, in Texas.
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Morire in un cantiere si chiama omicidio
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- Scritto da Stefano Galieni
20/02/2024
Bouzekri Rachimi, 56 anni, è stato l’ultimo corpo ad essere recuperato. Prima di lui erano stati estratti dalle macerie di un cantiere privo di qualsiasi garanzia di sicurezza, quelli di Taufik Haidar, 45 anni, Mohamed Toukabri di 54 anni; Mohamed El Ferhane, 24 anni e Luigi Coclite, 59 anni. Non è l’ora del cordoglio e del silenzio, come si chiede dai palazzi, ma dell’indignazione e della protesta. La vicenda macroscopica di questa strage, che ha causato altri 3 feriti gravi rivela molte chiavi di lettura che, in attesa delle doverose indagini, vale la pena di accennare. La prima, macroscopica, è che ormai da anni la logica dei subappalti al ribasso ha annientato quei vincoli di condizioni del lavoro che nei cantieri dovrebbero essere rispettati. Quando si deve costruire di corsa non c’è tempo di badare a questo. Chi offre i lavoratori a costo minore vince la gara, chi crea meno problemi al marchio famoso, assumendosi responsabilità che non pagherà mai, ha maggiori opportunità di ottenere la commessa.
Transnistria e Moldova, un altro fronte di guerra?
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- Scritto da Enrico Vigna
4 marzo 2024
Le politiche guerrafondaie e di scontro del governo sottomesso ai diktat occidentali e della NATO, stanno chiudendo la piccola repubblica della Pridnestrovie in una situazione pericolosa e molto delicata, da qui la richiesta ufficiale di aiuto del Parlamento di Tiraspol, per l’unificazione alla Russia come forma di autodifesa. Ma in caso di conflitto, c’è un fattore che potrebbe essere un detonatore che investirebbe e incendierebbe a domino, anche i paesi vicini: la base militare di Kolbasna sotto protezione russa, dove si ipotizza vi siano anche armamenti nucleari.
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