La situazione ad Haiti. Documenti dal fronte interno.
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- Scritto da Enrico Vigna
13 marzo 2024
Premetto che questo lavoro è un insieme di documentazioni provenienti da movimenti e realtà haitiane sul campo o di sostegno al popolo haitiano da anni, e non interpretazioni o analisi estemporanee da qui. Soprattutto, molto al di fuori da letture uniformi o lineari, dato il complesso e intricatissimo quadro che la storia haitiana passata e attuale raffigura.
E’ una resistenza, un processo rivoluzionario o un ennesimo scontro sanguinoso tra attori disgiunti tra loro, ma con interessi momentanei coincidenti? Questa, che sembra una domanda banale è in realtà la riflessione centrale, per ora senza risposta, che si pongono militanti, attivisti, politici e studiosi haitiani nel paese o fuori. Sicuramente, come sempre, saranno gli sviluppi sul campo a dare una risposta. Per ora mettiamo sotto i riflettori questi materiali, documentazioni, denunce, appelli che ci arrivano dai protagonisti e testimoni diretti.
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Transnistria e Moldova, un altro fronte di guerra?
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- Scritto da Enrico Vigna
4 marzo 2024
Le politiche guerrafondaie e di scontro del governo sottomesso ai diktat occidentali e della NATO, stanno chiudendo la piccola repubblica della Pridnestrovie in una situazione pericolosa e molto delicata, da qui la richiesta ufficiale di aiuto del Parlamento di Tiraspol, per l’unificazione alla Russia come forma di autodifesa. Ma in caso di conflitto, c’è un fattore che potrebbe essere un detonatore che investirebbe e incendierebbe a domino, anche i paesi vicini: la base militare di Kolbasna sotto protezione russa, dove si ipotizza vi siano anche armamenti nucleari.
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La ricerca del primato nucleare da parte degli Stati Uniti: La dottrina della controforza e l'ideologia dell'asimmetria morale
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- Scritto da John Bellamy Foster
“Quando mi accingerò a studiare in dettaglio alcune delle argomentazioni di questi nuovi scrittori militari sulla guerra nucleare, dovrò necessariamente adottare molti aspetti dei loro metodi e della loro terminologia, cioè dovrò incontrarli sul terreno metodologico da loro scelto. Voglio quindi scusarmi in anticipo per la nauseante disumanità di molte delle mie affermazioni”. P. M. S. Blackett(1).
La scomparsa dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS) nel 1991 ha fatto sì che Washington dichiarasse in quel momento l'avvento di un nuovo ordine mondiale unipolare, con gli Stati Uniti ormai unica superpotenza. Gli Stati Uniti, sostenuti dai loro alleati della NATO, hanno immediatamente avviato una grande strategia di cambiamento di regime o "imperialismo nudo" nei Balcani, in Medio Oriente, in Africa settentrionale e lungo l'intero perimetro dell'ex Unione Sovietica (2). L'obiettivo principale di questa espansione, come spiegato dall'ex consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Zbigniew Brzezinski in The Grand Chessboard, era quello di incorporare l'Ucraina nella NATO, creando così le condizioni geopolitiche e geostrategiche per la definitiva sopraffazione e disgregazione forzata della Federazione Russa (3).
Iraq: il capo delle Forze di Mobilitazione Popolare irachene ha dichiarato che ogni tipo di attacco americano, non rimarrà senza risposta
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- Scritto da Enrico Vigna
26 febbraio 2024
Falih al-Fayyadh, il capo delle Forze di mobilitazione popolare (PMF), ha dichiarato che i recenti attacchi degli Stati Uniti contro il quartier generale delle PMF nella provincia occidentale irachena di al-Anbar “non rimarranno senza risposta”.
Al-Fayyadh, in un discorso pronunciato durante un funerale pubblico per i combattenti delle FMP uccisi negli attacchi statunitensi nei distretti di al-Qa'im e Akashat, ha dichiarato che " …l'aggressione statunitense è stata volutamente diretta contro le forze delle FMP, sappiano che questo incidente non rimarrà senza risposta….Non accetteremo che il sangue dei nostri figli sia materiale politico a buon mercato…”, ha detto, chiedendo di “ripulire il territorio iracheno dalla presenza straniera”.
Tensioni altissime nella penisola coreana e dintorni, rischi di un nuovo fronte di conflitto
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- Scritto da Enrico Vigna
12febbraio 2024
Il 15 gennaio 2024, il leader supremo della Repubblica Popolare Democratica di Corea (RPDC), Kim Jong-un, ha tenuto un durissimo discorso alla 10° sessione dell'Assemblea Suprema Popolare (APS) nord coreana. Nel suo discorso, Kim Jong-un, stante le politiche ostili e le provocazioni avvenute negli ultimi mesi, da parte della Corea del sud, su direttive statunitensi. Il presidente nordcoreano ha ribadito che eventuali aggressioni troveranno una risposta durissima e che le forze popolari militari del Paese sono già pronte alla mobilitazione.
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