Portuali giapponesi in sciopero contro l’attracco di una nave da guerra statunitense

              

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Il fatto risale ad un mese fa, ma resta egualmente rilevante, e per questo lo riportiamo – tanto più perché sono crescenti i rumori dei preparativi di guerra in Estremo Oriente, in particolare intorno all’isola di Taiwan.
La notizia l’abbiamo ricevuta dal sindacato giapponese dei ferrovieri Doro Chiba, che non è stato direttamente coinvolto nello sciopero, ma ha giustamente ritenuto di solidarizzare con i lavoratori portuali che si sono opposti all’attracco nel porto commerciale di Ishigaki di una nave militare statunitense, nell’ambito delle operazioni USA per il controllo del Mar Cinese Orientale.

Riproduciamo la comunicazione e il messaggio di solidarietà di Doro Chiba ai portuali in lotta contro la militarizzazione dei porti; condividiamo in pieno l’impegno di Doro Chiba e dei compagni internazionalisti della Lega comunista rivoluzionaria del Giappone contro il riarmo di Tokyo e i piani di guerra contro la Cina che in questi giorni vedono nuovi accordi diplomatico-militari tra USA, Giappone e Filippine. Ci unisce a loro – e non solo idealmente, vista la giornata di azione internazionale e internazionalista del 24 febbraio scorso – la lotta contro le guerre del capitale, il riarmo e l’economia di guerra, a partire dal “nemico in casa nostra”. (Red.)

Portuali giapponesi in sciopero contro l’attracco di una nave militare USA

Cari amici di tutto il mondo,

L’11 marzo, il cacciatorpediniere lanciamissili guidati USS Rafael Peralta ha gettato l’ancora al largo del porto di Ishigaki, Okinawa, situato a 260 km a est di Taiwan.

Questo sviluppo fa parte delle Expeditionary Advanced Base Operations (EABO) del Corpo dei Marines degli Stati Uniti per stabilire il controllo marittimo e aereo dell’area del Mar Cinese orientale.

La sezione di Okinawa dello Zenkowan (Sindacato dei lavoratori portuali di tutto il Giappone, 1.000 membri) ha lottato contro questo scalo; 50 membri della sezione di Yaeyama del sindacato hanno scioperato per chiudere il porto di Ishigaki dalle 13 del 12 marzo fino alla partenza del cacciatorpediniere alle 9 del giorno successivo.

Doro-Chiba, nel pieno dello sciopero dell’Offensiva sindacale di primavera e impegnata anche nell’azione antinucleare di Fukushima dell’11 marzo, ha inviato un delegato con il messaggio di solidarietà allegato del presidente Seki.

Insieme a questo, i rappresentanti dell’Associazione per i diritti civili di Okinawa (organizzazione del Giappone centrale) e gli attivisti della Grande Marcia dei Lavoratori di Kanagawa per fermare la revisione costituzionale e la guerra si sono uniti all’azione di protesta a Ishigaki insieme ai lavoratori portuali e alla manifestazione dei residenti locali sul posto.

In solidarietà,  Comitato di solidarietà internazionale del lavoro di Doro-Chiba, H. Yamamoto


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Alla sezione distrettuale di Okinawa del Sindacato dei lavoratori portuali di tutto il Giappone


Vi inviamo un sentito messaggio di solidarietà, per la vostra decisione di fermare lo scalo del cacciatorpediniere Aegis USS Rafael Peralta nel porto di Ishigaki con lo sciopero dei porti di Naha e Ishigaki.
Il governo Kishida sta ora tentando l’uso militare di porti e aeroporti già in tempo di pace, in nome del doppio uso militare-civile. Gli obiettivi primari sono fissati a Okinawa, come il nuovo aeroporto di Ishigaki e il porto di Ishigaki e altri. L’attuale ancoraggio del cacciatorpediniere missilistico al porto di Ishigaki sta per diventare “un fatto acquisito” come utilizzo in tempo di guerra, nella totale mancanza di sicurezza dei lavoratori e come passo verso la mobilitazione di guerra. Non ammetteremo mai questo piano.
Come ci è stato riferito, lo sciopero per contrastare la visita al porto delle navi statunitensi è la prima esperienza per il vostro sindacato. Siamo profondamente colpiti dalla vostra ferma determinazione a scioperare.
Noi, Doro-Chiba, abbiamo adottato una nuova dichiarazione per rifiutare la cooperazione bellica nell’assemblea del Comitato Ordinario del 2022. Riteniamo che sia nostro compito ineludibile chiarire la nostra posizione di fronte alla guerra imminente, in quanto lavoratori che cercano la pace.
Ora la JR East sta pianificando una revisione dell’orario dei treni per il 16 marzo, che prevede un taglio su larga scala di macchinisti e conduttori, l’abolizione o la riduzione del servizio di ispezione sulla sicurezza e l’abbandono delle aree rurali, in una parola, la preparazione al regime di guerra.
Il 15 e 16 marzo sciopereremo per contrastare questo attacco. La nostra lotta è per difendere la sicurezza dei lavoratori, per opporsi alla politica di guerra e per garantire una vita umana degna ai lavoratori.
Con la profonda convinzione del successo della vostra lotta, vi inviamo un messaggio di solidarietà.

9 marzo 2024  Michitoshi Seki – Presidente di Doro-Chiba

Da Il pungolo rosso