CIVG Informa N°106
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Amianto, "i manager della Breda sapevano e se ne sono infischiati"
La requisitoria del pm al processo per la morte di una decina di operai alla Breda di Sesto San Giovanni Ultimo aggiornamento: 16 febbraio 2017 Michele Michelino Sesto San Giovanni (Milano), 16 febbraio 2017 - La Breda Termomeccanica - Ansaldo "se n'è infischiata fino al 1985» delle norme sull'amianto e i suoi ex manager «sapevano di mettere a rischio i lavoratori". È uno dei passaggi della requisitoria di oggi del pm di Milano Nicola Balice, davanti ai giudici della nona sezione penale, nel processo a carico di otto ex amministratori dell'azienda (altri due ex membri del cda sono nel frattempo deceduti) accusati di omicidio colposo per la morte di una decina di operai causata, secondo l'accusa, dall'esposizione all'amianto nello stabilimento milanese di viale Sarca tra gli anni '70 e il 1985. |
L’Ucraina sbalordita dalle dichiarazioni dei redditi e delle enormi riserve di contanti, delle elite politiche
Due anni dopo che la rivolta del Maidan, ha rovesciato Victor Yanukovich e dopo le irruzioni nelle sue abitazioni lussuose, le rivelazioni dei funzionari governativi, obbligati a dichiarare i loro patrimoni e proprietà, fanno pensare tanti ucraini che la nuova elite politica non è meglio. |
Il cancro della guerra: Gli USA ammettono di aver usato munizioni radioattive in Siria
( RPI ) Nonostante giurino di non usare le armi con Uranio Impoverito (DU) nella loro azioni militari in Siria, il governo degli Stati Uniti ora ha ammesso aver sparato migliaia di proiettili mortali nel territorio siriano. Il Foreign Policy Magazine riporta : " Il portavoce Maj. Josh Jacques, US Central Command (CENTCOM), ha dichiarato sulla guerra aerea e la politica estera che 5.265 munizioni da 30 mm perforanti contenenti uranio impoverito (DU) sono stati sparati da aerei della Air Force A-10 ad ala fissa, il 16 novembre e 22 novembre, 2015, distruggendo circa 350 veicoli militari nel deserto orientale del paese ". |
Un saluto a Trebinje dal Kosovo e Metohija
Per tutti i miei quarantacinque anni e fino all’anno della guerra ho sempre vissuto e sopportato perché non sapevo dove sarei stata meglio. Tutti i miei parenti vivevano nel Kosmet per cui non sapevo dove sarei potuta andare per allontanare la mia famiglia dal Male che emerge, che percepivamo tutti i giorni e attendevamo per certo. L’insicurezza e il vociare nella strada della mia infanzia si è trasmesso anche nella crescita dei miei figli. Da bambina mi aspettavano davanti a scuola. |
Puglia, storie di ordinaria schiavitù
20 febbraio 2017 Cinque romeni si rivolgono alla Camera del lavoro di Taranto. “Sfruttati nei campi e reclusi per pochi spiccioli”. Cgil e Flai: “Comportamenti diffusi in tutto il territorio, serve la collaborazione di tutti e un tavolo permanente a livello regionale"
Sono arrivati alla Cgil attraverso Internet. Sul motore di ricerca hanno scritto: “sfruttamento nei campi” e “caporalato”. Sono cinque cittadini romeni che circa tre mesi fa sono arrivati in Italia alla ricerca di una vita migliore e di un lavoro dignitoso ma si sono subito trovati di fronte all’urgenza di cercare qualcuno disposto ad aiutarli a uscire dalla schiavitù. Lo hanno trovato nella Cgil di Taranto. È la terribile storia raccontata questa mattina, 20 febbraio, nella conferenza stampa convocata dalla Cgil Puglia e Taranto insieme alla Flai, e che tratteggia condizioni di vita e lavoro senza dignità. |
Dichiarazione finale di Astana: la Siria stato sovrano, indipendente e non confessionale
24 gennaio 2017
La dichiarazione congiunta finale dei negoziati sulla Siria che si sono svolti ad Astana (in Kazakhstan) sancisce l’impegno per la sovranità, l’indipendenza, l’unità e l’integrità territoriale della Repubblica Araba Siriana come stato non confessionale, democratico, multi-etnico e multi-religioso. La dichiarazione è stata sottoscritta dalle delegazioni della Repubblica Islamica dell’Iran, della Federazione Russa e della Repubblica di Turchia, in linea con la dichiarazione congiunta dei loro ministri degli esteri a Mosca il 20 dicembre 2016 e la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n. 2336. |
Cuba Si! Cuba No! Cuba…
febbraio 2017 Cuba divide, lo fa da più di mezzo secolo. Dopo l’apertura diplomatica di Obama, la scomparsa di Fidel Castro e le incognite della presidenza Trump, Cuba torna a far parlare di sé. Occorre fare il punto, perché sull’argomento vi è il rischio di farsi confondere dai rumori delle opposte “tifoserie”. |
La strategia della tensione della NATO mette a rischio l'Europa
12 gennaio 2017 Bassezze e scorrettezze fanno parte della quotidianità politica nazionale e, in fondo, ogni Paese si piange le sue. Quando però la voglia di pestare i piedi al tuo successore mette a rischio la stabilità di altri popoli, allora occorre prestare attenzione. Mi riferisco, in particolare, al Presidente uscente Obama ed al suo patetico addio alla presidenza americana fatto di sgambetti a Trump di cui l'ultimo, però, rischia di essere molto pericoloso per l'Europa tutta. 87 carri armati, obici semoventi e 144 veicoli da combattimento Bradley sono stati scaricati pochi giorni fa nel porto tedesco di Bremerhaven e, nelle prossime settimane, si aggiungeranno oltre 3.500 truppe della 4° Divisione di Fanteria di Fort Carson, una brigata di aviazione da combattimento che "vanta" circa 10 Chinook, 50 elicotteri Black Hawk e 1.800 membri del personale da Fort Drum nonché un battaglione con 24 elicotteri d'attacco Apache e 400 membri del personale da Fort Bliss, tutti destinati all'Est Europa come riporta l'Independent. |
Declassified: Quando l'America pianificò l'invasione dell'Italia (per salvarla dalla Russia)
Mentre volano le accuse contro la Russia, per aver manipolato le elezioni americane del 2016 per favorire Donald Trump alla Casa Bianca, alcuni americani ricordano che anche gli Stati Uniti hanno giocherellato con le elezioni in numerosi paesi durante la guerra fredda, tra cui il Cile, l'Iran e l'America centrale. |
La NATO in marcia verso Est
17 Febbraio 2017 La creazione di quattro battaglioni multinazionali in Lituania, Lettonia, Estonia e Polonia sono già stati pianificati per il 2017. La Germania assumerà il comando del battaglione della NATO in Lituania, gli Stati Uniti saranno al comando in Polonia, i britannici in Estonia e i canadesi in Lettonia. La Lituania ha dato ufficialmente il benvenuto al primo battaglione militare internazionale della base avanzata della NATO. Alla cerimonia nella città di Rukla (distretto di Jonava) il presidente lituano, la bellicosa Grybauskaité ha evidenziato che i reparti internazionali opereranno come forza di deterrenza. |
Russia, Paralimpiadi, Olimpiadi, WADA…nel merito dei fatti
Russia, Paralimpiadi, Olimpiadi, WADA…nel merito dei fatti Aspettando i Mondiali di calcio Russia 2018 Pagine: 66 – Prezzo: € 8,00 - Edizioni LA CITTA’ DEL SOLE Una sintetica ma ricca documentazione, in alcune parti inedita in Italia; un lavoro di ricerca e assemblamento di informazioni utili al disvelamento dei meccanismi globali dei media mainstream, funzionali alle logiche di guerra e interni alle strategie di annichilimento della verità e dei popoli. Per ordinarlo o per contatti: info@civg.it |
Quale Eritrea? Parla il braccio destro del presidente eritreo
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- Scritto da Fulvio Grimaldi
Il seguente articolo è stato scritto da Fulvio Grimaldi e pubblicato sul sito http://www.fulviogrimaldicontroblog.info/
Chiediamo scusa all'autore per l'involontario errore di attribuzione, ora corretto, avvenuto durante la prima pubblicazione
Isaias e Yemane
Eritrea, ex-colonia italiana, poi sotto una brutale occupazione etiopica, liberatasi con trent’anni di guerra di popolo e oggi al tempo stesso unico Stato dell’Africa a rifiutare i modelli politici sociali ed economici dell’Occidente e qualsiasi presenza militare Usa o Nato, e al tempo stesso paese più diffamato e sanzionato del Continente. Per molti sta all’Africa come Cuba rivoluzionaria stava all’America Latina. In ogni caso un paese inviso a imperialismo e neocolonialismo, sottoposto a costante aggressività dal gendarme occidentale in Africa, l’Etiopia, povero, ma in rapido ed equilibrato sviluppo, improntato al principio dell’autosufficienza e della giustizia sociale.
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CIVG Informa N°105 - Speciale Anna Tuv
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- Scritto da CISDU e CIVG Italia
SOS DONBASS
Centro Informazione e Solidarietà con il
DONBASS e l’Ucraina resistente – CISDU
Riuscita serata con Anna Tuv Giovedì 2 Febbraio a Torino
La testimonianza dell’atrocità della guerra di aggressione contro il popolo del Donbass, attraverso il toccante racconto di Anna è stato un alto momento informativo e solidale, che ha, per oltre un ora, tenuto in attentissimo ascolto tutti i presenti alla serata.
Dopo un saluto da Kiev di Viktoria Shilova, del movimento ucraino contro la guerra AntiVoyna con cui siamo gemellati, è stato presentato il lavoro e i Progetti di Solidarietà concreta di SOS Donbass/CISDU e presentato Anna Tuv.
Dopo la sua testimonianza, Enrico Vigna ha sottolineato il tipo di lavoro e le prospettive di impegno contro la guerra non solo nel Donbass, ha poi portato un saluto Padre Ambrogio della Chiesa Ortodossa Russa.
La serata si è conclusa con la consegna di un contributo economico a Anna Tuv di SOS Donbass/CISDU e ringraziato Ennio Bordato dell’Associazione “Aiutateci a Salvare i Bambini”, che ha portato in Italia la Tuv, dopo aver raccolto il denaro per permettere l’impianto di una protesi che dovrà permettere a Anna di cercare una prospettiva di vita lavorativa e non assistenziale.
Alla fine, in un momento conviviale, grazie a Piera Bellone e Piera Tacchino è stata portata una bellissima torta in onore di Anna.
Incontro con Anna Tuv
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CIVG Informa N°104
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Non possiamo rimanere in silenzio
13 gennaio 2017 L’anno 2016 ha visto trionfare la normalità della guerra, la Terza Guerra mondiale a pezzetti, come la chiama papa Francesco, una guerra spaventosa che ha il suo epicentro in Medio Oriente e ha mostrato tutta la sua ferocia, disumanità e orrore nell’assedio della città martire, Aleppo. Una guerra che attraversa anche l’intera zona saheliana dell’Africa, dalla Somalia al Sudan (Darfur e Montagne Nuba), dal Sud Sudan al Centrafrica, dalla Nigeria (Nord) alla Libia, dal Mali al Gambia. Senza dimenticare i massacri nel cuore dell’Africa, in Burundi e Congo (Beni). Siamo davanti a desolanti scenari di guerra che si estendono dallo Yemen all’Afghanistan, guerre combattute con armi sempre più sofisticate e a pagarne le spese sono sempre più i civili. “Come è possibile questo? – si chiede papa Francesco. È possibile perché dietro le quinte ci sono interessi, piani geopolitici, avidità di denaro e di potere, c’è l’industria delle armi che sembra essere tanto importante”. |
La Siria è un regime alawita?
La guerra civile siriana prosegue ininterrotta da ormai 5 anni. Inizialmente essa ci è stata presentata come “una pacifica rivolta di un popolo contro un corrotto dittatore”. In seguito è diventato chiaro che la rivolta non solo era tutto men che pacifica, ma che i suoi protagonisti erano in buona parte gruppi islamisti più o meno radicali; allora la narrazione dei media ha cominciato a parlare di “guerra settaria”, “scontro religioso”, “lotta tra potenze sciite e sunnite”. Si tratta di una tecnica ben collaudata: prima si propone uno schema semplice, quello dei Buoni Democratici (preferibilmente giovani e dotati di connessione wi-fi) e dei Dittatori Cattivi. Quando lo schema manicheo è del tutto screditato, gli opinionisti occidentali lo mettono in soffitta e avanzano una nuova, sofisticata analisi, riassumibile con “la Siria è un casino”. Persone che non sospettavano nemmeno l’esistenza di una ventina di confessioni in un Paese di 22 milioni di abitanti finiscono per ridurre tutto al “caos etnico-religioso” che nella mentalità occidentale media domina tutto il resto del pianeta. Ma un cattivo deve essere comunque identificato. Nel caso della Siria è ovviamente il “regime alawita” o “sciita” (i due termini vengono usati disinvoltamente come sinonimi) degli Assad, colpevole di opprimere la maggioranza sunnita. Perfino molti mezzi di “controinformazione” accettano questa lettura, almeno per quanto riguarda l’esistenza di un governo ad egemonia alawita in Siria. In che cosa consista questo regime “alawita” non viene di solito precisato. |
L’esodo di massa dall’Ucraina alla Russia: 80.000 a settimana preferiscono Putin all’Europa
Ci sono due numeri che, al netto della propaganda occidentale su quanto sia brutta, sporca e cattiva la Russia per gli ucraini, parlano chiaro. Il primo è 1,1 milioni e sono i cittadini ucraini che dall’inizio della guerra in Donbass hanno lasciato la regione dell’est Ucraina per rifugiarsi in territorio russo. Il dato è fresco fresco ed è stato reso noto la settimana scorsa durante una seduta del Consiglio russo per le relazioni interetniche da Aslambek Paskachev, capo della Ong “Congresso dei popoli del Caucaso”. Paskachev ha aggiunto che sono più di 4 mila i ragazzi proveniente da famiglie di rifugiati accolti nelle scuole e nelle università del paese. Numeri importanti che non a caso sono stati attenzionati dal governo di Mosca attraverso un decreto firmato nel mese di maggio da Vladimir Putin, dove si prevedevano procedura semplificate e meno burocratiche per il rilascio dei permessi di soggiorno in favore dei rifugiati ucraini in Russia. “Per loro la Russia è stata, è e sarà sempre una seconda patria”, aveva detto Dmitri Medvedev in quell’occasione, commentando il provvedimento fortemente voluto da Putin. |
2.000 Mercenari stranieri arrivati nel Donbass
Circa 2.000 mercenari, alcuni dei quali parlano l'arabo, sono stati inviati nella zona del villaggio di Luhansk dal Comando ucraino, ha riportato il portavoce della Milizia popolare il maggiore A. Marochko, della Repubblica Popolare di Lugansk (LPR).
"…Circa 2.000 mercenari, vestiti in uniforme nera, sono arrivati nella zona del villaggio di Luhansk. Alcuni di loro comunicano in lingua araba. Tutti i mercenari arrivati sono stati collocati in campi estivi per bambini e case private vuote ", ha detto Marochko. 3-11-2016 |
Democrazia significa libertà, uguaglianza e informazione neutrale
Intervista rilasciata a People's Daily da Zivadin Jovanovic, Presidente del Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali. D: Molte persone sono rimaste scioccate dai risultati delle elezioni presidenziali statunitensi dello scorso novembre. Alcuni esperti sostengono che ciò sia un difetto della liberal-democrazia. Quali sono le principali colpe o errori delle democrazie occidentali? |
Hebe De Bonafini, Presidente dell’Associazione Madri de Plaza de Mayo, è stata nuovamente minacciata di morte
Hebe De Bonafini in un video ha denunciato che dopo aver scritto una lettera a Papa Francesco le hanno tagliato le comunicazioni telefoniche, isolandole il cellulare e il telefono di casa, ed è poi stata minacciata di morte. Nella suddetta lettera al Pontefice, la Presidente delle Madri di Plaza de Mayo chiedeva aiuto perché il «popolo ha paura». «Quando si è saputo che avevo scritto una lettera per il Papa, hanno isolato il mio cellulare e silenziato il mio telefono di casa - ha raccontato la Bonafini attraverso un video pubblicato su internet. Una mattina alle 2.30 mi hanno suonato anche il citofono. Impaurita mi sono alzata e una voce mi ha detto: "Vecchia di merda, cagna, finiscila, ci stiamo stufando, stiamo per scoppiare, stiamo per ridurti a una palla, ti uccideremo, se non la smetti veniamo a ucciderti, finiscila con le lettere al Papa e con le offese e gli insulti al nostro Presidente"». |
Un campo per bambini dei “ Vendicatori Azov" organizzato sul modello della "Gioventù hitleriana”, in Ucraina.
Come allevare un bambino sotto le tradizioni nazifasciste della "Gioventù hitleriana", se n’è parlato al campo dei bambini "Vendicatori Azov", organizzato in uno dei sobborghi di Kiev, lo scorso agosto. " la chiamata dei legami della mia fede è granitica, fa crescere il desiderio, il potere della volontà di andare combattere come eroi, per voi, per vendicarsi di chi ha tradito il sangue e la morte eroica degli eroi della nazione ucraina, della Rivoluzione nazionale ucraina, come il colonnello Eugene Konovaltsia Basarabovoi, Golovinskiy, Shukhevych, Bandera (ndt: tutti condannati storicamente come criminali di guerra, genocidi e collaborazionisti dei nazisti) e la morte gloriosa di Danylyshyn e Bilas, e migliaia di altri a noi sconosciuti, che le loro ossa sono sparse o sepolte in segreto". Queste parole sono ferocemente ripetute dai figli dei militanti del battaglione "Azov", che forse, neanche comprendono il significato di simili terribili parole. |
Kadyrov Ramzan: “Io lo penso veramente!”
28 novembre 2016 Il leader della Cecenia in una intervista speciale alla TASS parla della paura, dei nemici e degli amici, di Boris Nemtsov e delle guerre.
A. Vandenko: E’ da molto tempo che non registro una intervista in una palestra. Di solito le mie interviste si svolgono alla scrivania di un ufficio. R. Kadyrov: Sono qui semplicemente per una salutare sudata. Per cui non vi preoccupate, va bene così. Risponderò comunque ad ogni domanda, qualunque essa sia. |
Piena solidarietà e sostegno per Riccardo Antonini, in prima linea per la verità del crimine ferroviario di Viareggio
11 gennaio 2017 Mentre, a fine mese (il 31.01) è prevista la sentenza di primo grado per il crimine ferroviario di Viareggio del 29.06.2009, continua il calvario di Riccardo Antonini reo di aver sostenuto la richiesta di verità delle popolazioni colpite dalle inadempienze dei diversi soggetti imputati nel processo che vede anche Medicina Democratica tra le parti civili.
Comunicato della Cassa dei Ferrovieri MERCOLEDÌ 18 GENNAIO, ALLE ORE 10.00 PRESSO LA CORTE DI CASSAZIONE DI ROMA, PIAZZA CAVOUR 95 UDIENZA CONTRO IL LICENZIAMENTO DEL NOSTRO COLLEGA RICCARDO ANTONINI |
Il Battaglione Azov e i Servizi di Sicurezza Ucraini (SBU) hanno occupato e perquisito gli uffici del PSPU (Partito Socialista Progressista di Ucraina) a Kiev
11/11/2016
Il Servizio Stampa del PSPU ha emesso un comunicato di denuncia circa l’occupazione e la perquisizione dei propri uffici, nonché il sequestro subito di diversi materiali. Il raid è avvenuto il 28 ottobre a Kiev ad opera del Battaglione Azov e dei Servizi di sicurezza ucraini. Il Battaglione Azov è una formazione armata che fa parte del movimento nazifascista Pravy Sector (Settore Destro), determinante nel violento colpo di stato del febbraio 2014 in cui fu rovesciato in Ucraina il legittimo presidente Victor Yanukovich. Quest'anno, Azov si è registrato come partito politico col nome “Corpo Nazionale”. |
Bombe molotov contro una Chiesa del Patriatcato di Mosca in Ucraina
Alcuni sconosciuti non identificati, hanno attaccato con bombe molotov la Chiesa di Cyril e Methodius della Chiesa Ortodossa Ucraina del Patriarcato di Mosca a Pavlograd, nella Regione ucraina di Dnipro.
L’attentato è avvenuto alle 2 di notte, e sono state lanciate tre bottiglie incendiarie dentro l’edificio. La galleria del coro e i libri sacri sono andati completamente bruciati e considerevoli danni hanno subito la parte centrale della chiesa con I dipinti, le icone, le vetrate decorate e il sistema acustico. |
Terrorismo dove è NATO e chi lo USA
Edizioni Dissensi 140 pag. – 12 Euro
Molti sostengono che sia già iniziata la III guerra mondiale, ma che noi, cittadini dei paesi occidentali, non ne siamo consapevoli. Io non sono di questo avviso, sostengo che la II guerra mondiale in realtà non è mai finita, la pace ha avuto un ruolo formale privilegiando solo alcuni stati, i quali, non hanno avuto sul loro territorio nemici combattenti, ma questi stati in pace, hanno agito costantemente, dal 1945 ad oggi, guerreggiando in altre parti del mondo, a volte in luoghi a loro lontani, a volte in luoghi a loro vicini. E’ pur vero che la storia dell’umanità è anche una storia di guerre e di conflitti continui, interrotti da momenti di tregua più o meno lunghi. Considerando gli ultimi due secoli c’è solo una nazione, che dalla sua fondazione e fino ad oggi, è stata costantemente in guerra e non ha mai visto aggressioni al suo territorio, salvo una sola volta, quando subì un attacco a Pearl Harbur da parte del Giappone. |