Medio Oriente: tensioni in aumento
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- Scritto da Angelo Travaglini
18 maggio 2015
Inquietanti sviluppi
Eventi di rilevantissima portata caratterizzano tuttora la sconvolta realtà medio-orientale. Le guerre in Siria e in Iraq continuano a produrre il loro lascito di sangue e di violenza e non si vede al momento quale possa essere lo sbocco di un processo di distruzione che, oltre a modificare brutalmente la mappa della regione, quale era stata arbitrariamente definita dalla Francia e dalla Gran Bretagna all’indomani del crollo dell’Impero ottomano, ha permesso alle formazioni jihadiste più estreme di occupare vasti spazi territoriali nei due suddetti Paesi. In queste aree lo Stato Islamico in Iraq e nel Levante (ISIL) impone la versione più severa e intollerante della legge coranica nella sua matrice wahabita, quale essa ebbe modo di nascere e svilupparsi, con la complicità della tribù Saud, nel 18° secolo nel deserto del Nejd, all’epoca la regione più povera e arretrata della penisola arabica.
CIVG Informa N°65
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9 Maggio 1945 – 9 Maggio 2015: Per non dimenticare.
9 Maggio 1945 – 9 Maggio 2015: Per non dimenticare. La parata per il 70° della Vittoria sul nazifascismo
“Io ricordo! Io sono fiero!” Leggi tutto |
Il nuovo nemico (inventato): gli scafisti
Inchiesta, aprile 2015 - La linea adottata dai governi è che è la catastrofe umanitaria è tutta colpa degli scafisti. Dimenticando deliberatamente che le condizioni catastrofiche di questi paesi sono il risultato diretto delle guerre e delle operazioni sovversive realizzate proprio dagli Stati uniti e dalle potenze europee (nella foto, la toccante immagine di una bambina annegata) Leggi tutto |
Mosca 9 maggio 2015: Mancavano solo i leader occidentali…
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Avvertimento al mondo: la follia degli USA e della NATO
Herbert E. Meyer, un pazzo che per un periodo aveva occupato il ruolo di assistente speciale del direttore della CIA durante l’amministrazione Reagan, ha scritto un articolo invitando all’assassinio del presidente russo Vladimir Putin. Se dobbiamo “farlo uscire dal Cremlino con i piedi in avanti e un foro di proiettile nella nuca, non avremmo problemi”. Come il folle Meyer spiega, il delirio che Washington ha diffuso nel mondo non ha limiti. Jose’ Manuel Barroso, messo alla presidenza della Commissione Europea come burattino degli USA, ha dissimulato la sua recente telefonata confidenziale con il presidente Putin dicendo ai media che Putin aveva lanciato la sua minaccia: “Se volessi, potrei prendermi Kiev in due settimane”. Leggi tutto |
Donetsk, Parata militare per festeggiare il 9 maggio, Giornata della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica
Nella Repubblica Popolare di Donetsk, si è svolta la parata per il 70esimo anniversario della Vittoria sulla Germania Nazista. Nella sfilata l’esercito dei miliziani hanno mostrato le dotazioni militari in loro possesso, dalle truppe ai carri armati, ai sistemi antiaerei. Nei discorsi è stato più volte ribadito che nel Donbass di oggi, questa celebrazioni ha due valenze: una è il ricordo della guerra vinta nel 1945 contro le truppe nazifasciste, l’altra è la vittoria contro le bande neonaziste della giunta di Kiev dei giorni nostri. Oltre 1.500 combattenti sono scesi in parata per le vie del centro di Donetsk, con le bandiere della RPD, della Novorossiya, antifasciste e rosse. Sono anche sfilati sei carri armati T-72, tre lanciarazzi multipli Grad, numerosi sistemi antiaerei Strela-10, veicoli blindati e sistemi di artiglieria leggera e pesante. Leggi tutto |
Lugansk, Parata militare per festeggiare il 9 maggio, Giornata della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica
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70 ° anniversario della vittoria nella Grande Guerra Patriottica, nell’Ucraina non sottomessa alla Giunta nazifascista e all’occidente
La memoria antifascista del popolo ucraino ha radici profonde e non si sottomette, gli ucraini, in tutte le loro differenze o visioni, o credo religioso o ideologico, uniti, ricordano coraggiosamente il prezzo pagato dal proprio popolo contro il nazifascismo. Queste immagini testimoniano e documentano questo. E questo è ciò che nessuno nei Media occidentali ci fa vedere. Perché questa è l’Ucraina non asservita e non sottomessa; e per la riuscita delle politiche occidentali c’è bisogno di uomini assoggettati e conquistati, questi sono invece donne e uomini non asserviti…quindi nemici. Nonostante un clima di violenza, sopraffazione e intimidazioni anche terroristiche, questa è la parte di popolo ucraino che non si arrende ai nazifascisti moderni e agli euro colonizzatori. A loro e su di loro il peso enorme per la rinascita e la vittoria di una Ucraina libera, indipendente, sovrana e popolare. A loro va il nostro HURA! Leggi tutto |
Padre Daniel: ai 'reporter di guerra' che dopo 4 anni ancora continuano con la propaganda.
Qara, 27 febbraio 2015 Una Quaresima bizantina con tante varietà Venerdì, sabato e domenica scorsi erano collegati a celebrazioni speciali nella liturgia bizantina di quaresima. Adesso ogni venerdì si canta in piedi il lungo ”acathist”, cioè un inno cantato in onore alla Madonna. Tanto tempo fa, con questo inno fu posto fine all’assedio di Costantinopoli. In ogni caso nel novembre 2013, quando eravamo assediati, abbiamo anche noi cantato questo inno ”acathist” nel nostro rifugio (anche quando eravamo stesi sul nostro materasso) e siamo anche stati risparmiati in modo più miracoloso. I terroristi erano improvvisamente scomparsi come neve al sole. Leggi tutto |
Una Via Basca verso la Pace, per avanzare nella risoluzione delle conseguenze del conflitto.
24 aprile 2015
Sono passati tre anni e mezzo da quando si è tenuta la Conferenza internazionale di pace di Aiete e dell’annuncio tre giorni dopo da parte dell'ETA in cui annunciava la fine definitiva della sua attività armata. Senza dubbio, questa è stata una notizia molto importante ed entusiasmante per la società basca, e che ha spalancato le porte ad adottare misure al fine di costruire la pace e la convivenza in Euskal Herria. |
Non dimentichiamolo!
Oles' Alekseevich Buzina Nato a Kiev il 13 luglio 1969 Assassinato a Kiev (via Degtjarevskaja 58) il 16 aprile 2015 Lascia una moglie, una figlia e un paese impazzito Leggi tutto |
Kosovo: cronache di quotidiane violenze
Nel villaggio di Pasjan accoltellato un serbo e il giorno dopo aggredito un altro. Zoran Kostic di Pasjan è stato attaccato da due albanesi armati di coltello, mentre tornava a casa con la sua famiglia da Gnjilane, verso sera. Portato al Pronto Soccorso dell’ospedale di Gnjilane, gli sono state riscontrate lesioni da coltello nel braccio, sulle gambe e al torace; in serata è stato poi dimesso. Altri abitanti paesani di Kostic , che erano accorsi in suo aiuto riuscendo a far fuggire gli aggressori, hanno riconosciuto in essi due albanesi del vicino villaggio di Vlastica, che erano arrivati con una macchina Mercedes e hanno avvisato la polizia di Gnjilane, che ha fermato uno dei due aggressori, mentre l’altro è fuggito. Leggi tutto |
Putin: la vita è una cosa semplice. E crudele.
Il Presidente Putin ha raccontato alla rivista "Russkij Pioner" dei suoi genitori durante la guerra, di suo fratello, delle incredibili coincidenze verificatesi durante la sua vita.
I suoi genitori non potevano e non volevano odiare i loro nemici. "Mio padre non amava parlarne. Ma quando parlava e ricordava qualcosa con i suoi coetanei, ero vicino. Ho tutte le informazioni sulla guerra e su quello che è successo alla mia famiglia grazie alle conversazioni tra gli adulti. Prima della guerra mio padre lavorava in fabbrica e viveva con la madre a Petrodvorets, vicino Leningrado (San Pietroburgo). Lì avevano costruito la propria casa. Leggi tutto |
C’era una volta la laguna
Tanto tempo fa – tanto che potremmo anche scrivere “c’era una volta”, se ci fosse un lieto fine come in ogni favola che si rispetti – viveva nella nobile città di Venezia uno studioso che rispondeva al nome di Cristoforo Sabbadino e che copriva il delicato incarico di “proto” della Serenissima. Noi moderni lo definiremmo un ingegnere idraulico. All’epoca correvano i primi anni del XVI secolo e nella Città dei Dogi infervorava un acceso dibattito sul futuro della laguna. Che poi, come ben sanno tutti i veneziani, è il futuro stesso della città. Perché non c’è Venezia senza laguna, né laguna senza Venezia. Alle tesi del Sabbadino, convinto che la laguna fosse un organismo vivo e, come tale, andava accudita, protetta e gestita giorno per giorno, assecondando il suo millenario respiro tra le maree periodiche e la entranti acque fluviali, si opponeva tale Alvise Cornaro, un “nobilhomo” padovano che aveva costruito le sue fortune economiche e politiche come proprietario terriero. |
Così abbiamo ricordato il massacro di Odessa
Centro Informazione e Solidarietà con la NovoRossIya e l’Ucraina resistente
Torino - 2 Maggio 2015
Così abbiamo ricordato il massacro di Odessa a Torino il 2 maggio presso la parrocchia ortodossa del Patriarcato di Mosca. Il CISNU aveva indetto un presidio/veglia per la rimembranza dei Martiri del feroce massacro, compiuto alla Casa del Sindacato della città (eroina della Grande Guerra Patriottica). Per non dimenticare. Alle 15.00 è stata allestita la Mostra fotografica e la distribuzione dei materiali informativi e l’esposizione dei libri sull’Ucraina e Donbass, presso il cortile della Parrocchia. Ci sono poi stati gli interventi e le testimonianze di Enrico Vigna, di Padre Ambrogio, di Svetlana I. e Larisa L. Alle 16.00 c’è stata la funzione funebre in memoria dei martiri caduti, tenuta da Padre Ambrogio Alle 16.30 la commemorazione del CISNU e un saluto ai martiri, con la tradizione slavo ortodossa Leggi tutto |
Seminario N°3. Nascita di un califfato in Medio Oriente
Intervento unico
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THE MATCH - la proiezione in ANTEPRIMA NAZIONALE del film
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- Scritto da CISNU
L’Associazione Baretti e il CISNU
(Centro Informazione e Solidarietà con la Novorossiya e l'Ucraina) nell’ambito delle iniziative di Torino Capitale europea dello Sport
hanno organizzato la proiezione in ANTEPRIMA NAZIONALE del film
THE MATCH
di Andrey Malyukov, Russia, 2012
Venerdì 22 maggio, ore 21
Cineteatro Baretti - Via Baretti, 4 – Torino
Ci sarà in collegamento skype, il produttore del film Dimitry Kulikov
Ingresso: biglietto unico 3€
Tutto il ricavato sarà devoluto per finanziare
i progetti di solidarietà del CIVG
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Il ruolo della Chiesa Ortodossa Russa nella Grande Guerra Patriottica e nella vittoria sul nazifascismo
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- Scritto da Enrico Vigna
9 maggio 2015
9 Maggio: la Grande Guerra Patriottica 70 anni dopo.
Il senso di questo lavoro è di documentare e rendere onore, nel 70° anniversario della Grande Guerra Patriottica, a quei popoli e quelle componenti della società e delle popolazioni sovietiche e russa che non solo resistettero, ma rovesciarono gli esiti della storia, portando a compimento con costi umani e materiali spaventosi (26 milioni di morti e oltre 40 milioni di mutilati e invalidi), la sconfitta della più potente ed efficiente forza militare di quei tempi: il Terzo Reich ed i suoi vassalli, tra cui l’Italia.
Il popolo russo ed i popoli sovietici, insieme al popolo jugoslavo, furono l’elemento fondamentale ed imprescindibile per la liberazione dell’umanità e dell’Europa in particolare. Fu quindi col sacrificio delle loro vite a decine di milioni, che ci fu donata la libertà; senza le battaglie e l’eroismo di Stalingrado e Leningrado, il corso degli eventi militari non sarebbe stato lo stesso, come concordano gli storici e i militari di ogni paese, compresi i comandanti nazisti.
CIVG INFO 64 – Speciale Siria
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- Scritto da Enrico Vigna
La Siria martoriata dei nostri giorni ha ricordato il Giorno della sua Indipendenza
Il Giorno dell'Indipendenza della Siria, il 17 aprile, è la Giornata durante la quale viene commemorata l'evacuazione dell'ultimo soldato francese e la proclamazione della piena indipendenza, con la fine del mandato francese della Siria, evento che ebbe luogo il 17 aprile 1946. In questi giorni dell’anniversario, che ha sullo sfondo una guerra terroristica scatenata contro il loro paese, i siriani evocano questa data come una fonte di ispirazione, tracciando paralleli tra lo stato attuale delle cose e quello dei tempi duri che stringevano la Siria sotto il dominio coloniale francese. Pur essendo temporalmente lontani dai tempi del mandato francese, i nemici della Siria stanno impiegando gli stessi metodi per cercare di riportare la Siria in ginocchio, con slogan intrisi di libertà e democrazia per mascherare le vere intenzioni oppressive e imperialiste. Nel mezzo della triste realtà che avvolge la Siria di oggi il Giorno dell'Indipendenza innesca una valanga di forti ricordi della lotta tenace fatta contro il colonialismo, poi conclusa con la vittoria del popolo siriano. Con il ricordo ancora vivo del sacrificio di quella generazione di combattenti, che insorsero contro l’occupazione francese, i siriani si aggrappano oggi tenacemente ai valori d’indipendenza e sovranità, rifiutando di cedere la propria terra alle organizzazioni terroristiche, armate e finanziate da potenze straniere, che mirano a strappare l'unità nazionale della Siria a pezzi e invertire una storia gloriosa di lotta. L'Esercito Arabo Siriano e le altre forze armate, le milizie popolari di autodifesa, hanno ribadito in questo 69° anniversario dell'indipendenza siriana l’impegno a proseguire lungo le orme dei loro padri che hanno sacrificato la vita per l'indipendenza, la sovranità e l'unità della Siria.